Sedimenti Culturali

Leggende

LAGO DI NEMI IL RAMO D’ORO Il ramo d’oro fu quello che Enea colse per invito della Sibilla prima di accingersi al viaggio nel regno dei morti. Secondo gli antichi, a questa leggenda era collegata una strana usanza: solo chi fosse riuscito a strappare un ramo dell’albero che cresceva nel recinto del santuario di Diana a Nemi, uccidendo il sacerdote che vigilava su quei luoghi, poteva succedergli come “re del bosco”. A partire da questo sacro e sanguinario rito, uno scozzese, James G. Frazer, elaborò il più completo studio sull’antropologia religiosa nel mondo, un’opera di quasi 900 pagine che è punto di riferimento per ogni studioso.

LAGO DI BOLSENA LA REGINA AMALASUNTA Primavera del 535: da una torre dell’isola di Martana s’affacciava la regina Amalasunta. Figlia del grande re Teodorico, era stata relegata nell’isola del lago di Bolsena dal marito e cugino Teodato, e quindi fatta uccidere. Diverse le versioni raccontate sulla sfortunata sorte della nobildonna: c’è chi dice che questa fu strangolata nella sua prigione, mentre qualcun altro sostiene che venne uccisa in un’insenatura della costa mentre nuotava. Al tramonto, quando l’acqua si tinge di rosso, c’è chi giura di aver intravisto riflessa nell’acqua, l’immagine della bellissima regina.

LAGO DI VICO LA LEGGENDA DI ERCOLE Secondo la leggenda, il lago di Vico ebbe origine dalla clava che Ercole infisse nel terreno per sfidare gli abitanti del luogo; nessuno riuscì a rimuoverla. Quando lo fece Ercole, sgorgò un enorme getto d’acqua che andò a riempire la valle formando così il bacino lacustre. Il lago di Vico è in realtà il risultato dell’attività vulcanica ed è quello che meglio ha conservato la caratteristica forma che ne testimonia l’origine.

LAGO ALBANO IL MISTERO DEL LIVELLO DELL’ACQUA La leggenda vuole che nel 396 a.C., prima della caduta di Veio, gli indovini pronosticarono che solo nel momento in cui l’acqua del Lago Albano avesse seguito un percorso insolito, i Romani sarebbero riusciti a conquistare Veio. Perciò si dice che i Romani iniziarono lo scavo dell’emissario del Lago Albano, un cunicolo lungo 1800 metri che provocò l’abbassamento del livello delle acque. In seguito, Marco Furio Camillo riuscì ad espugnare Veio.

LAGO DI BRACCIANO IL MOSTRO DEL LAGO Sul lago di Bracciano v’è la credenza diffusa per secoli dell’esistenza di un mostro che viveva a decine di metri di profondità e che strappava le reti dei pescatori. In realtà si scoprì che il lago, nei suoi fondali racchiudeva il mistero della leggendaria città di “Sabate”, sommersa in seguito ad uno sconvolgimento tellurico. Da qui il nome dato al lago di Sabate, Sabatia Stagna, Sabatinus ecc. Recentemente, in località La Marmotta, a circa trecento metri dalla riva del lago e a tredici metri di profondità, è stato ritrovato un villaggio preistorico appartenente al Neolitico, la cui struttura in pietra ha una forma conica dal diametro di circa trenta metri. Nel villaggio è stato rinvenuto materiale in ceramica (ciotole, vasi, orci) ed una piroga, attualmente custodita ad Anguillara nei pressi della stazione ferroviaria.

    Poesia Magma di Maria Lanciotti

Urla la pietra
Il silenzio ardente
Il male che la morde.
Libri fatali
Arsi nei fondali
Memoria verticale
Di polveri e diamanti
Scagliati nella nebbia
Con immenso boato.
Fonde nel segreto
Balsamo e veleno
Strappano veli ai cieli
Vapori ribollenti.
Non riflette la pietra
Miracoli di luce.
Abbraccio d’acqua e fuoco
Rocciosa serpe freme
Oscura grotta illumina
Con le sue scaglie d’oro
Reclusa senza uscita
Si torce nel suo odio
Dita rapaci
Sgranano detriti
Bocca serrata
Rimastica preci
Meteoriti e sogni
Volano radenti
Frecce sibilanti
Sfiancano il gigante
Sgorga dai suoi fianchi
Il flusso del dolore
Di chi non può morire
Senza prima capire.
S’alza la pira
Squarcia nubi e dubbi
S’aprono orizzonti
Di rilucente pianto.
Nella ferita penetra
Il lampo della vita.
Fiaccola nella tenebra
Accende selve e fonti
Spezza la solitudine
La brezza del torrente
Propiziatoria offerta
Placa sconforti e ire.
Schegge di battaglie
Affiorano taglienti
Parole inaccessibili
Echeggiano distanti.
Gioco di specchi aperto
Scompone ogni certezza.
Nel buio della luce
L’essere sconfina
Nella città sommersa
Tempesta punitiva
E solo l’innocenza
Sfugge sulle alture.
Pacificati venti
Acquietano respiri
Onde vibranti
Narrano leggende.
Frusciano fronde e steli
Si radica la vite.
Cintura di memoria
Sassi levigati
Riflettono l’aurora.

     Temi musicali Nemi

Il Remo D’Oro Giuseppe Lupis       (USA) AMERICA info@giuseppelupis.com

  Bolsena

Amalasunta Michael Williams     (New Zealand)   OCEANIA michaelw@waikato.ac.nz  

  Vico

Oltre le sponde    Kye Ryung Park (South Korea) ASIA eelisi@enricoelisi.com

Albano

Ab oracolo ad Cuniculum    Khaled Shokry       (Egypt) AFRICA kshokryc@gmail.com

Bracciano

The Spirits of Sabate David Osbon            (UK) EUROPA D.Osbon@kingston.ac.uk

Foto, (by Marco Martini)

2012.02.18 Anguillara Sabazia

2012.02.19 Castel Gandolfo

2012.02.26 Montefiascone

2012.03.03 Genzano di Roma

2012.03.04 Caprarola 

Ritratti

Slideshow Audio Video